(ER) BOLOGNA. ZAMPA: MEROLA HA PAGATO ROTTURA A SINISTRA”MA DA ELETTORI ANCHE SEGNALE AL PD: QUALCOSA NON PIACE PIÙ”.
(DIRE) Bologna, 6 giu. – Virginio Merola ha pagato anche “prezzi che non sono imputabili a lui“: dalla crisi economica alla rottura a sinistra. Lo sostiene la deputata e vicepresidente Pd Sandra Zampa, che questa mattina a Palazzo D’ Accursio analizza così il voto di ieri. E manda un avvertimento chiaro a Coalizione civica. “La divisione a sinistra dovrebbe davvero far riflettere tutti- afferma Zampa- io non credo che ci sia da essere contenti oggi per quelli che hanno deciso di lavorare contro il centrosinistra. Tra l’altro, tirarsi fuori da una cultura di governo è la scelta più comoda che un pezzo della sinistra ha fatto e non ha mai pagato”.
La vicepresidente Pd chiama in causa Coalizione civica soprattutto in vista del secondo turno ed esorta il sindaco a “parlare agli elettori” di Federico Martelloni. “Merola ora deve spiegare come stanno le cose- sostiene Zampa- vogliono consegnare la città in mano a una leghista? Il giorno in cui riapre il Cie, non so cosa ci sarà da festeggiare”.
Detto questo, la vicepresidente Pd non evita l’autocritica. “Ci sono anche responabilità nostre ed è giusto dirlo- avverte Zampa- l’astensione parla da sola, è un segnale al Pd. La gente che non va a votare è nostra, vuol dire che c’è qualcosa che non piace più. Bisogna capirlo e riallacciare una relazione”. Il risultato di Merola, rimasto sotto il 40%, secondo Zampa però non è bocciatura dell”intero operato della Giunta. “Gli assessori hanno raccolto un numero di preferenze grandissime- sottolinea Zampa- e in sei Quartieri su sei abbiamo vinto, compreso Santo Stefano”.
La deputata assolve anche l’assessore Amelia Frascaroli per il flop della sua lista. “Lo sapeva anche lei- afferma Zampa- anche Amelia ha tenuto al meglio possibile”. In altre parole, allarga il discorso la vicepresidente Pd, “i sindaci pagano prezzi che non sono assolutamente imputabili a loro. Credo che si debba tener conto di un segnale complessivo che arriva da tutte le città, che vanno tutte al ballottaggio e dove ci sono risultati inferiori alle attese. Questo non significa che non ci siano i margini per riprendersi.
Penso però che ci sia un segnale d’allarme, un messaggio che gli elettori mandano al Pd e che il partito farà bene a raccogliere velocemente- avverte Zampa- i nostri sindaci pagano il prezzo di rotture delle coalizioni, da questo punto di vista l’Italicum ha fatto venire meno una cultura dell”alleanza.
Non è solo una questione di somme di voti. Naturalmente duole che la divisione a sinistra abbia colpito l’unica forza politica che tutela quel mondo”. A Bologna, insiste la deputata, “Merola ha fatto tutto quello che poteva per resistere a una crisi che ha attraversato il Paese e che ha penalizzato fortemente i nostri Comuni. Chi governa paga sempre un prezzo molto più alto di chi da fuori promette cose che il giorno dopo non ci sono più”.
Ora si presenta un ballottaggio “tra due visioni e progetti radicalmente alternativi- sottolinea Zampa- Merola deve rivolgersi alla città e chiedere quale strada intende imboccare: tra una proposta di coesione, innovazione e ripresa economica; e una proposta che esclude divide ed emargina, una città delle barricate alla Salvini, dove a ogni manifestazione bisogna portare i feriti in ospedale”.